Un giorno, un importante brand francese riunì tutti i più importanti fornitori di accessori in una stanza per comunicare una scelta drastica, che avrebbe cambiato una volta per tutte le regole del già complesso gioco di cui facevano parte. Raggiunta la sede, nessuno dei fornitori probabilmente immaginava quanto quella richiesta potesse essere così difficile. Il cliente asserì con fermezza, fin da subito, che nelle successive produzioni avrebbe acquistato articoli con un vincolo tecnico irrinunciabile. Poneva così un enorme ostacolo da superare. Venne chiesto a tutti loro di produrre gli accessori garantendo l’utilizzo di leghe metalliche a bassissimo contenuto di piombo.
L’ordine con cui i fornitori furono interrogati ne favorì alcuni e, probabilmente, penalizzò tutti gli altri. Dopo averci pensato per poco – troppo poco – tempo, il primo interpellato affermò che era impossibile riuscirci e che sarebbero serviti degli anni per calibrare un sistema che ne fosse capace. Il secondo, leggermente sollevato dalla risposta del collega, rispose che era definitivamente una richiesta impossibile, in quanto loro si consideravano produttori di gioielli e non di pezzi di meccanici. Anche il terzo declinò l’invito, affermando che non era a conoscenza di una tecnica meccanica che gli consentisse di dare garanzie in questo senso. Fu così per tutti quanti, a parte per l’ultima realtà ad avere la parola, che rispose diversamente.
“Certo. Non c’è problema”.
Quelle parole echeggiarono nella stanza e lo stupore generale si trasformò ben presto in scetticismo. La leader industriale del brand in questione sgranò gli occhi e domandò chiarimenti. La rappresentanza dell’azienda rispose che, al di là della risposta, un successo era possibile lavorando a mente aperta e in costante collaborazione, anche con la scadenza fissata a un solo mese di distanza. C’è chi tra gli altri confidò in un insuccesso e, a dire il vero, nemmeno l’azienda si definì sempre sicura di riuscirci. I tecnici lavorarono senza sosta dal mattino presto fino a tardi, portando avanti un mese di lavoro intenso. Diedero il meglio di sé, cercando nuove alchimie di leghe di ottone per escludere il piombo dalla composizione originale e alla fine – indovinate un po’ – ci riuscirono.
“Quel cliente diventò il nostro primo cliente, noi diventammo per loro il primo fornitore e per i cinque anni a seguire fu la grande fortuna del nostro Gruppo” afferma chi era presente. La morale di questo racconto è che la soluzione esiste sempre e la differenza la fa nostra la mentalità. Vedere una grande opportunità al posto di un grigio, vasto, insormontabile problema. In settori come quello della moda i giorni bui arrivano all’improvviso, e senza bussare. Per lavorare con successo in questo settore occorre avere un atteggiamento sempre aperto anche a quest’ipotesi, senza mai perdere il sangue freddo e la sicurezza nelle proprie capacità.
Questo dimostra quanto le risorse del Gruppo Margot godano della piena fiducia della governance, che le considerano capaci di affrontare anche le situazioni più complesse, ma anche quanto questo settore viva di questa grinta, che non può mai affievolirsi, nemmeno dopo aver raggiunto gli obiettivi più ambiziosi.